“Il Natale ha 5000 anni” di Saba Sardi, libro messo all’indice 50 anni fa è tuttora difficilissimo da trovare!
Uno dei testi parte della bibliografia del percorso integrato di storia che sto creando per la classe terza.
Il nostro viaggio intorno al Naso è iniziato con la creazione della pasta modellabile.
Impastare, collegare mano-mente-cuore, stimola le connessioni e genera apertura. Si, il nostro viaggio parte così.
Rimanere in contatto con se stessi significa anche prendersi cura dei propri sensi
e restare sintonizzati con la loro competenza e le loro potenzialità.
Partendo da questa consapevolezza, si può spontaneamente arrivare ad indagare tutti i collegamenti annessi.
Preparare la pasta modellabile è stato l’incipit del radicamento.
Modellare e presentare un naso,
ha suscitato una incuriosita risata.
Questo è un naso,
un naso molto raffreddato.
Cosa succede a questo naso?
A…a….aaaatchouuuuu!!
Quando ci raffreddiamo il muco diventa vischioso e giallastro: un meccanismo reattivo di difesa utile contro i microbi
con un effetto collaterale che conosciamo tutti bene: la difficoltà o l’impossibilità di percepire odori e sapori.
Già, col naso tappato il gusto e l’aroma diventano impercettibili,
basta provare!
Quello che noi percepiamo come odore è il frutto di interazioni tra molecole.
Le molecole che giungono da una sostanza (potremmo anche immaginarle come “vapori olfattivi” ) vengono trattenuti dalle ciglia nasali e, entrando in contatto col muco, stimolano le terminazioni nervose e danno gli impulsi elettrici recepiti e interpretati dal cervello.
Il nervo olfattivo è diverso da tutti gli altri: è una propaggine degli emisferi cerebrali che si spinge, attraverso le narici, quasi all’esterno del corpo.
Come possiamo prenderci cura di questo organo?
1. Evitare di inserire corpi estranei
3. Soffiarsi il naso quando si respirano polveri e fumi
4. Gargarismi
La snellezza sensoriale con cui si possono affrontare i vari temi,
apre la porta al soggettivo radicato.
Così nascono aneddoti personali (come quello di G. duenne con una pietrina nella narice)
e collegamenti esterni, come l’associazione con le pratiche egizie di mummificazione che prevedevano l’estrazione del cervello tramite il canale nasale (all’epoca il cervello non era ritenuto degno di grande importanza)
E ancora l‘olfatto nella filosofia, dove incontriamo Platone uno dei primi ad interessarsi e a guardare con stima i piaceri del naso che, insieme quelli di vista udito e scienza, colloca tra le sensazioni pure e le gioie nobili.
La nobiltà era fatta discendere dal fatto che non dipendono da alcun bisogno o desiderio e per la loro verità e purezza sono legati ad intelligenza e saggezza.
Per giungere anche all’arte,
nel nostro caso, con Magritte
Una delle attività mirate che riscuotono grande successo in casa nostra
è il Loto degli Odori.
Lasciati guidare dal bambino che sei stato.
Josè Saramago
In questi giorni in casa nostra si stanno riproponendo i concetti di “pari” e “dispari”.
L’interesse (che si declina in veste di esigenza) è nato grazie al gioco
del << pari e dispari >> mutuato dalla morra cinese.
Per G. il concetto di pari è ancorato ai multipli del numero 2,
ma, poiché la spirale di conoscenza (come ci insegna il Bruner) è in eterno movimento,
abbiamo trascorso la serata in tre ad attaccare feltrini e a vivere questi elementi,
realizzando delle tavolette ispirate a quelle della Montessori.
L’osservazione dei medesimi è stato uno spunto per scoprire che tali concetti sono stati anche oggetto di riflessione filosofica.
Per esempio i Pitagorici ritenevano che il dispari fosse il numero limitato (cioè terminato, compiuto) perché si identifica con lo gnomone che è una figura in sé compiuta, armonica. Il pari è invece illimitato, cioè non compiuto, non terminato. L’uno (l’unità) era definita parimpari, perché, aggiungendosi all’impari lo rende pari.
Grazie, poi, al Libro Sonoro – Giochi Rinascimentali in un dipinto di Bruegel
non solo abbiamo trovato questa immagine,
ma anche scoperto un gioco sempreverde:
“Anche per il gioco del pari e del dispari,
venivano usati degli astràgali.
Rinchiusi in un sacchetto,
si doveva indovinare se fossero in
numero pari o dispari”
Perché non provare?
Grazie ai sassolini, è stato possibile analizzare le varie combinazioni e le relative somme,
ossia
pari + pari = pari
dispari + dispari = pari
pari + dispari = dispari
Questo ci ha portato a sospettare che la mossa vincente nella “morra cinese del pari e dispari” fosse quella di scegliere di parteggiare sempre per il pari,
tuttavia la pratica ha messo di fronte un’evidenza: la casistica aleatoria.
Noi non sappiamo quale numero proporrà l’altro.
Un ottimo spunto anche per piccoli semi di (quella che in gergo universitario viene chiamata) << economia politica >> :
la mossa migliore è sempre quella che va meglio per te, quella che ti suona meglio.
Sulla scia dello stesso tema,
un gioco di carte sul pari e dispari
5 carte per giocatore
Quando il dado dichiara “pari” si butta una carta affine, idem quando appare la voce “dispari”;
le facce “+ 1 carta” e “+ 2 carte” impongono che si prendano un o due carte dal mazzo;
“Passa il turno” si spiega da sé;
“Scegli tu” dà l’opportunità di decidere quale carta scartare dal mazzo.
Lo scopo del gioco è finire per primo le carte che si hanno in mano.
Matematica è una parola greca che
all’inizio includeva i concetti di musica e astronomia.
Solo nell’accezione contemporanea è diventata una materia a sé.
Ma secondo me continua a essere intrinsecamente
collegata a innumerevoli altre discipline»
Ci ronza intorno,
a volte scappiamo urlando di timore,
a volte semplicemente ignoriamo con indifferenza la sua esistenza.
Ultimamente sul nostro terrazzo incontriamo molte api,
capita anche di poterle osservare in attività, nel loro intenso lavorio.
Approfondire ed interessarsi alla vita di chi ti sta a fianco è un atto naturale, quasi istintivo.
Da qui il nostro desiderio di scoperta.
Oltre al prioritario ed intenso scrutare,
alcune attività ci hanno permesso di vivere e sentire a tutto tondo la loro essenza (ognuno con i propri canali di interiorizzazione preferiti).
Una riproduzione in feltro si presta bene alla simulazione e allo studio delle varie parti del corpo.
Carte in sezione, si offrono come strumento di logica e anatomia.
Schede autoprodotte in formato tascabile seguono ovunque
e consentono raffronti nelle ricerche
offrono l’opportunità di mimare una danza e comprendere che comunicare non è prerogativa del “parlare”.
Contribuiscono a far si che si scruti con occhi diversi le specie vegetali ed animali,
comprendendone l’importanza
Di conoscere i processi chimici e pragmatici a capo della trasformazione.
Di ancorare l’oggi con la storia
e l’arte
Grazie a YouTube, abbiamo trovato questo video molto interessante
Per finire il ciclo di scoperte (ammesso e non concesso che davvero si possa concluderlo), un tocco musicale.
Nonostante la canzone citi anche altri animali e fenomeni,
pare che il passo sull’ape della canzone sull’estate
abbia fatto davvero breccia.
Che sia la porta per esplorare approfonditamente altri interessanti aspetti?
Chissà…
Ieri pomeriggio visita al Castello
per l’iniziativa “Avventure al Castello”.
Una visita tra fiaba e storia,
mitologia e travestimenti.
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1.Panorama; 2. La strega…nelle cucine del castello; 3.Sacchetto di Polvere di Drago |
Apprendere è bello,
non ha limiti!
Apprendere è come respirare, è una costante perenne, là dove c’è vita.
Non sono mai riuscita a scinderlo dal concetto di gioco, da quello di viaggiare, da quello di relazionarsi, da quello di divertirsi ed essere attivi e partecipi.
In assenza di questi requisiti, non può esistere.
Non esistono ambiti canonici, solo passioni.
Mi fa piacere inserire qui sotto alcuni degli elementi sui quali si è spalmato BGM.
Sono solo un numero infimo ed esclusivamente quelli che possono allinearsi ad una sfera convenzionale.
E’ una scelta mirata di pubblicazione; credo che sarebbe difficile cogliere dall’esterno il moto di interiorizzazione in situazioni più astratte.
In più, mi piace tanto poter divulgare qui, un tipo di apprendimento che può esser associato a quello scolastico – per analogia di strumenti – ma che porta in sé tematiche ed attitudini interiori differenti.
Qui sotto (chiedo scusa, non sono riuscita a girare la foto)
un piccolo esercizio che, se dal lato canonico potremmo definire di lettura e di inserimento della lettera “i”,
dal lato di BGM potremmo definirlo “siiiii, il gioco dei nomi del calcio!”
La nostra neonata linea del tempo antico.
E’ molto semplice ed umile, ma efficace.
Va dal 4500 a.C. al 400 d.C. mentre in lontananza (al di là della porta, insomma) c’è una sezione dedicata al mesozoico e al neozoico.
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Un piccolo cesto custodisce il libro, sempre a portata di mano |
Una delle cose che più amo relativamente al fatto di non aver “cartellini scolastici da timbrare”?
La libertà!
Non avere orari e il poter vivere senza sensi di colpa. E’ proprio una questione personale, non voglio generalizzare.
E’ che imparare è bello, è vivere! So che se loro dovessero andare a scuola non per loro scelta e volontà, perderebbero questa naturale connessione e la nostra famiglia si ritroverebbe con un ingente fardello di sensi di colpa e un non indifferente carico di stress!
Dicevo, mi piace che non ci siano orari!
Adoro, banalmente, ritrovarsi anche alle 21 a leggere (in questo caso l’Iliade)
sorseggiando una tisana, con la mente priva di torpore.
Si, lo amo!
Stamattina BGM si è svegliato con un obiettivo : creare l’organigramma del torneo di calcio che giocherà con(tro) il papà.
Qui sotto un dettaglio del suo lavoro.
Eccoci di ritorno dalla montagna
e esperienze sensorie
Qua sotto una foto di pochissimo fa.
BGM ha misurato il tavolino per poi sancire “altezza e larghezza sono uguali”.
Questo semplice episodio mi ha fatto venire in mente quando, l’altra sera, è sgusciato fuori dal letto per venire nella nostra camera a dirci “5 + 5 fa 10”.
Non so in base a cosa gli sia venuto in mente, so che il mio pensiero è stato
“lasciamolo libero di vivere e diventerà una persona realizzata”.
L’espressione “persona realizzata” ha per me il significato di persona felice e appagata della sua vita.
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tenda accampamento |
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ingresso villaggio |
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duello |
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diplodocus |
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Tirannosaurus rex |
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Pangea |
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Anurognathus |
Nel pomeriggio, invece, abbiamo partecipato ad uno degli eventi collegati a “La settimana del gioco in scatola” , un’occasione per prendere spunto nella realizzazione di giochi fai da te e per provare nuove attività come il subbuteo.
Si prospetta emozionante questo autunno ricco di eventi!