Il genere più importante di libertà è di essere ciò che si è davvero

A volte mi capita di accogliere i timori di mamme
e di famiglie interessate ad un percorso di
educazione familiare.
Una delle prime riserve solitamente è:
senza scuola come faranno a socializzare?
Come potranno mai farsi degli amici?
La risposta è così semplice,
da suonare quasi rivoluzionaria.
Senza ritmi preimpostati, le occasioni aumentato:
aumenta la possibilità di fare ciò che si vuole 
e di stringere legami sinceri, davvero desiderati.
I ritmi si cuciono su misura.
La persona che ha bisogno di maggiori spazi solitari
ha modo di prendersi cura di questo suo bisogno,
senza esser sottoposto a forzature. 
La persona che ama maggiormente l’interazione 
e il contatto con gli altri,
ha la possibilità di coltivare amicizie
e di buttarsi in situazioni conviviali a tutto tondo.
Festa di compleanno
Si sente la vita scorrere nelle proprie mani,
in tutto il corpo.

Ci sono diversi tipi di libertà 
e ci sono parecchi equivoci in proposito. 
Il genere più importante di libertà 
è di essere ciò che si è davvero.
(Anonimo)

In alta quota

Soggiorno in alta quota,

là dove la fauna è ancora libera e non minacciata;
là dove si possono raccogliere funghi, mirtilli selvatici 

e, lassù, le pigne da cui estrarre pinoli

dopo una lunga scalata, nulla intorno

solo noi e i suoni della natura

Le innumerevoli sfumature del calcio

Il calcio è evidentemente entrato nelle nostre vite, in modo sfrontato e spontaneo come solo l’infanzia può giostrare.

Nazionali, squadre, ruoli,…. tutto si coniuga

Insieme ad essi ci sono parole e numeri da leggere,

bandiere nazionali che vengono memorizzate con naturalezza

e tante domande connesse.
Dove si trova l’Ecuador? E il Costa Rica? E…?

E qual è il record di….?
…..
Holt, avevi proprio ragione col tuo “Learning all the time”.
Dovrei iniziare a raccontare le cose che anche io o sto imparando;
sarebbe interessante scoprire chi tra genitori e figli ha occasione di apprendere di più in famiglia.
E’ sicuramente un rapporto sinallagmatico!

Linea del Tempo e altro ancora

La nostra neonata linea del tempo antico.

E’ molto semplice ed umile, ma efficace.

Va dal 4500 a.C. al 400 d.C. mentre in lontananza (al di là della porta, insomma) c’è una sezione dedicata al mesozoico e al neozoico.

Ci sono molte teorie sull’approccio alla storia.
Dal tradizionale applicato nella scuola (dal tempo più lontano al più vicino) a quello proposto da Rudolf Steiner il quale, in base ad un esempio visivo, propone la storia come un abbraccio di persone che, partendo dal bambino, si espande verso il padre, il nonno, e così via.
Non nego di esser affascinata da ogni teoria o riflessione pedagogica-educativa,
ma poi, nella realtà quotidiana, vado incontro alle esigenze e agli spunti concreti che provengono dalla famiglia.
Avendo BGM iniziato anni fa quell’approfondimento che, anche da un punto di vista storico, l’ha portato ad interessarsi ai dinosauri e poi ai primi animali e, ancora, agli uomini preistorici, ci siamo fermati lì.
In questi giorni stiamo leggendo  l’Iliade (Dami Editore), a quanto pare il libro perfetto per BGM.
Questi due elementi hanno potuto coniugarsi, 
così l’Iliade è stata datata ed inserita nella linea del tempo.

Un piccolo cesto custodisce il libro, sempre a portata di mano

Una delle cose che più amo relativamente al fatto di non aver “cartellini scolastici da timbrare”?

La libertà!

Non avere orari e il poter vivere senza sensi di colpa. E’ proprio una questione personale, non voglio generalizzare.
E’ che imparare è bello, è vivere! So che se loro dovessero andare a scuola non per loro scelta e volontà, perderebbero questa naturale connessione e la nostra famiglia si ritroverebbe con un ingente fardello di sensi di colpa e un non indifferente carico di stress!

Dicevo, mi piace che non ci siano orari!

Adoro, banalmente, ritrovarsi anche alle 21 a leggere (in questo caso l’Iliade)
sorseggiando una tisana, con la mente priva di torpore.

Si, lo amo!

Stamattina BGM si è svegliato con un obiettivo : creare l’organigramma del torneo di calcio che giocherà con(tro) il papà.

Qui sotto un dettaglio del suo lavoro.

Scrive sotto dettatura, iniziando a percepire e a distinguere le lettere nello spelling mono/bi-sillabico o globale.
La trascrizione di alcune lettere, come di alcuni numeri, non gli è ancora immediata
e, poiché è un perfezionista di natura (al contrario della mamma e del papà, bah), ha voluto esercitarsi.
Questa qui sotto (ossia la sua esercitazione) è tratta da “Il mio primo sillabario” di Manuela Duca (ed. Erickson. Qui il video) acquistato per rispondere ad una mia esigenza.
Mi ero detta “Se, una volta pronto ad imparare a leggere e a scrivere, lo dovesse fare da solo (col senno di poi posso dire “come farà e sta facendo”), nessun problema; se, invece, dovesse chiedere aiuto a me?? Io non ho la più pallida idea di come fare!”
Nessuna intenzione di usare il libro con lui, ma di chiarirmi le idee interiormente (essendo a digiuno di metodi strutturati). Mi sono orientata su questo testo su consiglio di una amica maestra.

Last but not least, c’è questo frugoletto!
La foto è di questa mattina, quando per la prima volta l’ho sentito rivolgermi queste parole :
“Mamma, guardami”  [pronuncia sua personale, eh]
e ha iniziato a lanciare per terra il foglio 
per poi, ad un certo punto, dirmi un qualcosa che proprio non riuscivo ad afferrare… 
finché BGM non ha detto “si, si, è la forza di gravità”.

Ora inizio a capire le dinamiche delle famiglie numerose hs!

Diario di immagini

Chissà se riuscirò a mantenerlo almeno come archivio di immagini.

Il tempo per qualcosa di più compiuto ed approfondito non c’è, senza pc poi è ancora più complesso!
Scorci di ieri.
La prima tela del Piccolo Hatha (ormai anche e soprattutto appellato come O’ Zyeux Bleues).
È meravigliosamente interessante notare il differente approccio ai colori, alla tela e al materiale tra i due fratelli, a parità di età 

Letture condivise 

E attività singole e di gruppo  all’aria aperta 

C di creare, C di centro, C di ci sono, C di consapevolezza

Fra un anno (febbraio, tempo di comunicazioni) ufficializzeremo socialmente e legalmente il fatto che BGM non andrà a scuola.

E’ sicuro. E’ ciò che lui vuole e noi siamo pronti ad accogliere questa esigenza.

In questi giorni, la legge dell’attrazione – sempre operante – ha donato altri frutti : persone motivate e aperte ad accogliere questo percorso di vita.

Le domande, le riflessioni, i ragionamenti sono tanti.
Quanti interrogativi da affrontare e rivolgersi reciprocamente!

Cosa vogliamo creare per i nostri figli?

Cosa creeremo ancora non lo so, è tutto in divenire, tutto pronto ad arricchirsi.

Io chiudo gli occhi. Qui. In questo angolo.
Mi lascio trasportare…

Vedo BGM col suo piglio mal tollerante nei confronti di ogni imposizione o costrizione.
Un ribelle? Per certe formae mentis. Dietro questa convezione, si può vedere la saggezza di un’anima che rispetta i propri tempi e le proprie necessità.

Vedo il suo desiderio di conoscere e fare.

Immagino un posto, in cui possa avere accesso quando vuole.
Un angolo di mondo che lo accolga per come è, senza travolgerlo o cercare di riempirlo.

Un posto che accolga i silenzi, le passioni, le condivisioni e la solitudine.

Vedo stanze dedicate a passioni e prato e orto in cui affondare i piedi nudi o incrociare le gambe e alberi su cui salire.

Vedo persone che portano il loro contributo con umiltà.

Assaporo la flessibilità e il rispetto.

Immagino approfondimenti veraci offerti con l’entusiasmo di chi ama.

Sento che ciò è possibile.

Io ci credo e non mollo!

Essere in Apprendimento

La tendenza in casa nostra 
è di fare qualsivoglia cosa,
solo se lo si sente,
quando lo si sente.
Così, giusto ieri – 4 gennaio – abbiamo dato vita 
ad un piccolo cerimoniale per salutare e ringraziare il 2013
e darei il benvenuto al 2014.
Un circolo di mesi che segna le tappe della rivoluzione sul proprio asse
e della rotazione della Terra intorno al Sole.
Un circolo che pare lontano ma che in concreto ci coinvolge quotidianamente
con la sua scansione di giorni e stagioni;
la rotazione tracciata sull’asse
mostra la sua vicinanza al Sole durante i mesi estivi 
per poi via via allontanarsi “creando” i nostri inverni.
Rivoluzione e Rotazione
 Ruotando su se stessa ed intorno al Sole,
la nostra (palla-bambino) Terra ha abbracciato il concetto di tempo e spazio,
permettendo di ridestare nella memoria alcuni degli eventi vissuti,
mese dopo mese, fino a raggiungere,
in un’ottica  di circolare avanzamento,
il presente mese di gennaio 2014.

OK, ora facciamo un salto in avanti.
Prendiamo per mano l’espressione “eventi vissuti”,
spogliamola della connotazione passata assunta nel periodo di cui sopra
e agghindiamola di una veste presente, attuale,
declinandola – in questo caso – nel termine
BOWLING.
La prima partita in 4,

che divertimento, 
che bella atmosfera di collaborazione.

Io poi adoro osservare in silenzio i più giovani figli della Terra.
Amo cercare di cogliere i discorsi metaverbali
che intrecciano l’un l’altro.
Non importa se è la prima volta che si incontrano,
ogni gesto è degno di nota e di attenzione reciproca.
La loro interiorità, anche quella indirizzata al lato sociale,
è come se celebrasse la socialità dell’Altro.

Poi, ancora, da mamma mi sciolgo nel vedere 
quel frugoletto di 14 mesi che, competente e partecipe,
si sente a proprio agio nel suo corpo, osserva intorno,
prende parte a quel  citato dialogo metaverbale,
che si interessa, che aspetta il proprio turno,
fa scorrere la palla per poi lasciare il posto.

Che onore viene concesso a noi genitori!
Io vorrei chiudere qua, sarebbe una conclusione retoricamente perfetta,
ma me ne infischio delle regole e voglio incidere ancora un’emozione.
Credo che il pensiero che fra un anno potremmo ufficializzare
il percorso di non scolarizzazione, stia emozionando
e coinvolgendo con un certo impatto tutta la famiglia.
Ultimamente, non a caso, mio marito mi sta ponendo questa specifica domanda :
“Ma quando dovremo iniziare ad insegnargli qualcosa?”
E’ una domanda di grande importanza,
non tanto per il dato di superficie, ma per tutte le considerazioni che permette di fare.
In realtà è da quasi 5 anni che gli stiamo “insegnando”,
in realtà, nella più verace realtà,
è da quasi  5 anni che LUI sta apprendendo da sé “tutto”.
Perché dovrebbe cambiare qualcosa allo scoccare dei 6 anni?
Lo so, fa paura, non ci siamo abituati.
Ci hanno negato così tanta fiducia da far risultare necessario
ed imprescindibile l’indottrinamento mirato al fine di qualsivoglia apprendimento.
Eppure, ogni genitore lo sa che le colonne d’ercole non esistono
a proposito dell’Essere. Si perché di questo si tratta :
Essere (e non fare).
E’ questa la formula magica del benessere che abbraccia tutto,
il Primo Motore.
Eppure, anch’io ho modo di viverlo e di vederlo
in quei tanti momenti della giornata…
…quando nemmeno la pipì che urge riesce a mettere in pausa
la trama di un’avventura che sta prendendo forma;
…quando, per esempio, anche alle 10 di sera le domande e i discorsi
su…cervello, emisferi, arterie, sugli usi del Qatar*, 
su un puzzle da finire, su… prendono piede
e gli occhi pieni di sonno cambiano umore 
seguendo la scia dell’entusiasmo e della curiosità.
In effetti, senza forzature ed interferenze,  
non ci sono orari o contesti predefiniti per il nostro
“Essere in apprendimento”.

* Nello specifico, la falconeria

Sgranocchiando scorci di giornate

Partendo dalla curiosità o dall’occasione del momento,
e ancora, curiosando, provando, sbagliando,…
si scopre, si elabora,  si acquisiscono elementi.
E’ impossibile dire quali e quanti.
Uno ci prova,
in piena umiltà,
cosciente della parziale relatività.
Penso alle nuove paroline del piccolo Hatha
“totto” (sotto) “su” “giù”
“bebe” (bere), “. “blu”…
e alle primissime frasettine con particelle sottintese.
Penso al suo viso sorridente mentre osserviamo gli organi del modellino
e ne mimiamo i suoni e i movimenti.
Penso a quando, insieme e separatamente,
si impegnano tra colori, carta e pennelli

o alle pratiche domestiche 
di raccolta

e pulizia

Penso a BGM preso in classificazioni di serpenti
e ragni.
Penso alla grande cartina della nostra regione che,
tramite foto, ci conduce e ci permette di orientarci
tra luoghi noti
e aree geografiche da scoprire 
(BGM ha dichiarato di voler girare tutte le Alpi Marittime
alla ricerca di lupi)
Penso al latino,
a come sia vivo e vitale, grazie a piccoli costrutti che sorgono… chissà…così!
Penso al tessuto stretto da quelle laboriose manine per avvolgere preziosità, 
e penso alla meraviglia dei segreti da svelare :
che diffonde i suoi effetti, che va oltre.
E poi leggo questo 
come fa bene al cuore!

Fine Luglio

Le giornate scorrono così.
Semplici, intense.
Tra autoproduzione di conserve, sughi e marmellate per l’inverno
e pane e dolci per il presente
Abbiamo trascorso un fine settimana in montagna,
una vera novità visto che, da 9 mesi a questa parte,
il nostro vagabondaggio si è ridotto (per non dire estinto).
Abbiamo anche avuto modo di visitare le Grotte del Caudano
dove BGM è rimasto affascinato soprattutto dai segni lasciati 
dagli artigli dell’Orso Speleo

Ebbene si, dopo 2 anni di esclusiva per i dinosauri,
gli orizzonti si sono ampliati, andando ad inglobare altri animali :
da quelli preistorici a quelli tuttora esistenti.
Non a caso, l’altro giorno è andato a riprendere un gioco 
del quale aveva sfruttato solo la “componente dinosauresca”.
Tra i materiali non ancora utilizzati c’erano queste impronte
che, incorniciate su sfondi di cartoncino,
sono ora una delle attrattive più quotate da entrambi i pargoli.
E poi, ancora, ci sono i lavori domestici
 e le attività pratiche
….chi col mocio (prerogativa del Piccolo Hatha)
chi con stracci, 
chi con l’aspirapolvere…

 
Il Puer 
(altro soprannome oltre a Piccolo Hatha)
inizia a reggersi in piedi da solo,
intendo senza appoggi o mani di supporto.
Da solo.
Ha iniziato ad emettere una risatina particolare,
diversa da quando ride spanciato,
una risatina di soddisfazione,
secca e decisa,
propria dei momenti in cui è soddisfatto 
per esser riuscito a fare tutto autonomamente.
Che tipetto!

Infine 
(last but not least)
c’è questo.
Il foglio col quale BGM 
ha deciso di svelare la sua capacità di leggere.
Un caro ricordo, tutto qua.

Tramite dei racconti inventati,
ho anche scoperto che padroneggia 
le operazioni matematiche semplici (fino al 20, credo),
ma questa è un’altra storia.
Un’altra scoperta “inaspettata”,
un’altra conquista sua propria.

Unschooling

La scelta del titolo questa volta è dovuta scendere a compromessi. 

Che motore di ricerca sia. Stop.


Ci sono sentieri che si aprono inaspettatamente.
Anzi, no. Inaspettatamente, no!

Ci sono sentieri che si aprono, a lungo aspettati.

Così l’inizio dello studio del Sanscrito che, chi più chi meno, ci sta coinvolgendo tutti.

Da anni (un decennio?) lo desideravo e quietavo questa spinta ripromettendomi che prima o poi mi sarei iscritta al corso di laurea.

Poi, la conoscenza più stretta con la comunità punjabi del nostro paese.

Poi, i dialoghi, poi la scoperta di affinità.

Così scopro un nuovo mondo.

Inizia la scoperta e i primi passi verso una conoscenza.


Poi ancora, un soggiorno nella selvaggia montagna occitana a 1700.

Là il baratto o l’autoproduzione o l’arrangiarsi e il fare tutti insieme (opere da muratori, il fieno o quant’altro) non è stato ricreato, si è sempre fatto così e così si fa, punto.

Là si impara perché si vive, liberi, con altri tempi. I propri. Quelli della natura.
Si sta davvero insieme, presenti.

Sento di nuovo la spinta. E’ di nuovo forte, pulsa!

Ho sempre percepito l’ “unschooling” come il percorso più naturale e fisiologico per apprendere e scoprire.

La società, però, mi aveva indotto a scendere a compromessi..troppo “strana e diversa” questa non scolarizzazione, ragion per cui abbiamo mentalmente (e praticamente) optato per l’homeschooling presso una scuoletta.


Parlando di recente con un amico punjabi, gli ho spiegato per sommi capi tutto il contorno (e, diciamolo, il business…ma a lui non l’ho detto 😀 ) legato ai vari approcci pedagogici (montessoriano, waldorf, reggio, etc). 
In particolare mi son soffermata sui materiali usati, su quelli ammessi e non ammessi, etc.
lui dopo un po’ mi ha interrotta con un 

“ma che senso ha? Se uno è libero di muoversi e vivere, 
perché dovrebbe aver bisogno di materiali specifici?”

Non ho saputo rispondere….mi son messa a ridere…mi ha lasciata senza parole..
oddio, ha ragione!!!


E lo dice/pensa una che 4 anni fa adorava il metodo Doman!!!
Quanti cambiamenti! Che dinamicità la vita!

Un paio di giorni fa ho anche scoperto che BGM sa leggere… non lo sapevo, non mi ero accorta di tutto il suo lavorio interiore per giungere a questa comprensione! Da 9 mesi a questa parte i giorni trascorrono molto liberi, senza le attività che un tempo avrei proposto.
Si legge, si fa, si esce, si guarda, si prova…insieme, da soli, in coppia…

Questi 9 mesi in cui ho creduto di aver accantonato le nostre attività (in senso negativo, con un profondo senso di colpa) , in realtà sono stati fonte di pura e reale vita, non programmata. Stimolante, divertente, dura, facile…per sua natura.

C’è bisogno di liberarsi…
Pian piano scrollarsi di dosso tutto ciò che ci vincola e soffoca.


Per chi dovesse esser interessato (nella pratica o per pura curiosità) linko il gruppo fb sull’Unschooling